martedì 12 giugno 2007

iN mEMORIA dI uN aNGELO



Il 13 Giugno 1981 nella campagne di Frascati, in quel di Vermicino, la morte di un bimbo di 6 anni pose termine alla più tragica delle storie. Alfredino Rampi, cadde in un pozzo artesiano largo poco più di 20 cm il 10 Giugno, vani furono tutti i tentavi di soccorso che nel corso dei tre giorni che seguirono furono approntati da vigili del fuoco, speleologi e coraggiosi personaggi. Alfredino fu vittima del pressapochismo dei soccorsi, della dabbenagine di chi volle fare un pozzo parallelo che provocò solo danni, infatti il piccolo che inizialmente si trovava a 25 metri di profondità, causa le vibrazioni della trivella scivolò fino 60 metri. Inoltre alcuni ebbero l'idea di calare nel pozzo una tavoletta per permettere al bimbo di aggraparsi, la tavoletta si incastrò dopo pochi metri e nessun tentativo riuscì a riportarla in superficie, così il condotto restò fino al termine ostruito dalla tavoletta.





Un uomo soltanto riuscì ad avvicinare il piccolo Alfredo. Un coraggioso volontario, Angelo Licheri, si fece calare nel pozzo, perché piccolo di statura e molto magro. Riuscì ad avvicinarsi al bambino, tentò di allacciargli l'imbragatura per tirarlo fuori dal pozzo, ma per ben tre volte l'imbragatura si aprì; tentò quindi di prenderlo per le braccia, ma purtroppo anche questo tentativo risultò vano. In tutto, Licheri è stato a testa in giù 45 minuti quando il limite naturale sarebbe di 20 minuti. Angelo rimase sconvolto da quella esperienza e ancora oggi ne riporta i danni sia fisici che psichici.

Alfredino Rampi alle 06.30 del 13 Giugno 1981 morì, lasciando tutti noi col cuore pieno di rabbia e di tristezza; soltanto 30 gg dopo il suo corpo fu recuperato.





L'11 Giugno 2007 mi sono recato sul luogo dove si consumò questa tragedia, e da come potrete vedere nelle foto, sul luogo niente ricorda quel bambino, nè una targa, nè una croce; forse per volere stesso della famiglia, forse perchè nessuna ha voglia di ricordare un luogo così doloroso. Il pozzo fu dapprima richiuso, in seguito fu definitivmente distrutto. Dalle foto si vede la calata di cemento armato in terra che ricopre il pozzo parallelo che fu scavato dai pompieri.

Ho sentito il desiderio di portare dei fiori a chi dei fiori non potrà più sentirne il profumo, a chi ha trovato una morte così orribile, a te piccolo angelo biondo ed ogni anno che verrà i miei fiori ti accarezzeranno il viso, saranno le piume del tuo cuscino. Riposa in pace Alfrè.